- Oggetto:
- Oggetto:
Gestione della biodiversità nelle razze a rischio di abbandono (curriculum zootecnico)
- Oggetto:
Anno accademico 2013/2014
- Codice dell'attività didattica
- VET0087
- Docenti
- Prof. Roberto RASERO (Responsabile)
Dott. Stefano SARTORE (Affidatario) - Corso di studi
- [f010-c701] Laurea 1° livello in Produzioni e Gestione degli Animali in Allevamento e Selvatici (DM 270 - nuovissimo ordinamento)
- Anno
- 3° anno
- Tipologia
- A scelta dello studente
- Crediti/Valenza
- 6
- SSD dell'attività didattica
- AGR/17 - zootecnica generale e miglioramento genetico
- Modalità di erogazione
- Tradizionale
- Lingua di insegnamento
- Italiano
- Modalità di frequenza
- Facoltativa
- Tipologia d'esame
- Orale
- Oggetto:
Sommario insegnamento
- Oggetto:
Obiettivi formativi
Il corso è dedicato alla genetica della conservazione, quindi allo studio delle risorse genetiche delle specie di interesse zootecnico con riferimento particolare alle piccole popolazioni a rischio di abbandono.
La conoscenza dei fattori che portano al progressivo abbandono di una razza è fondamentale in qualunque programma di gestione della biodiversità, che ha come obiettivo operativo la scelta delle razze da salvaguardare in base a considerazioni di ordine storico, sociale, biologico ed economico.
I programmi di recupero e di gestione, elaborati dopo tale scelta, richiedono conoscenze integrate di genetica di popolazione, genetica molecolare e zootecnica speciale.
Una parte consistente del corso è dedicata a uscite didattiche, che hanno lo scopo di fornire allo studente una esperienza diretta dei problemi incontrati dagli allevatori nelle aree marginali, cioè nei contesti territoriali in cui sono relegate le razze a rischio di abbandono.
- Oggetto:
Risultati dell'apprendimento attesi
Durante il percorso formativo lo studente impara a conoscere i fattori che portano al rischio di abbandono di alcune razze utilizzate come modelli (Sambucana e Delle Langhe per la specie ovina, Pezzata Rossa d'Oropa per la specie bovina) e i criteri con cui una razza è inserita in una specifica categoria di rischio.
Lo studio dettagliato di alcuni piani di salvaguardia e recupero già in atto permette di apprendere la strategia della genetica della conservazione, applicata all'ambito zootecnico mediante azioni in situ ed ex situ.
Il risultato dell'apprendimento è la capacità di collaborare con le associazioni di allevatori nella gestione dei riproduttori (per esempio, mediante l'allestimento di centri in cui accogliere i maschi) e nella programmazione degli accoppiamenti allo scopo di controllare l'incremento della consanguineità (registrazione e uso delle informazioni geneologiche, schemi di rotazione dei maschi nelle aziende).
- Oggetto:
Programma
Definizioni di popolazione, di razza, variabilità genetica.
Estinzione, biodiversità, diffusione territoriale razze bovine.
Importanza della biodiversità.
Genetica della conservazione, dinamica delle popolazioni. Effetti di mutazione, migrazione, selezione.
Organizzazione e registrazione dei dati genealogici. Calcolo dei coefficienti di parentela e consanguineità
La depressione da consanguineità: conseguenze biologiche ed effetti sulla gestione delle piccole popolazioni.
Un esempio di indagine sulla struttura demografica di una razza a rischio di abbandono mediante informazioni genealogiche: il caso della pecora delle Langhe.
Effeti della deriva genetica.
Approcci di calcolo della grandezza di una popolazione. Criteri convenzionali di classificazione delle razze in base al rischio di abbandono.
Descrizione dei programmi di tutela e conservazione delle razze a rischio di abbandono.
Fasi di un programma di conservazione. Analisi dell’originalità genetica di una popolazione. Strategie di conservazione in situ ed ex situ.
Piani di finanziamento previsti per le razze a rischio di abbandono.
Testi consigliati e bibliografia
- Oggetto:
Materiale fornito dai docenti.
- Oggetto:
Note
Le discipline considerate propedeutiche sono: Zootecnica generale e miglioramento genetico.
- Oggetto: